Pochi giorni dopo il secondo evento sismico che ha “scosso” la terra che mi ospita, quello del 29 maggio, ho avuto occasione di fare un’importante riflessione con un emiliano doc, che stimo molto e che ha la mia massima riconoscenza.
Il problema non è solo che la terra tremi. Il problema non è solo che il sisma porti via case, lavoro, affetti e ricordi, lasciandosi alle spalle cumuli di macerie. Il problema non è solo che simboli storici dei piccoli centri vengano spazzati via in pochi secondi e che questo modificherà, forse per sempre, il profilo e l’orizzonte del piccolo e tranquillo centro nel quale si è cresciuti. Il problema non è solo che la paura paralizza, che toglie il fiato di giorno e il sonno la notte. Il problema non è solo rimboccarsi le maniche per cominciare tutto daccapo.
C’è anche un’altra questione d’ affrontare, che questo disastroso evento porta con sé. L’evento sismico degli ultimi giorni ha cancellato la certezza, con la quale questo popolo caparbio abita da sempre queste terre, che l’Emilia-Romagna “non può tremare” perché “non è terra a rischio sismico”, come se non fosse nel suo DNA.
Questo è stato il grande shock, che s’è aggiunto al disastro.
Il problema non è solo che la terra tremi. Il problema non è solo che il sisma porti via case, lavoro, affetti e ricordi, lasciandosi alle spalle cumuli di macerie. Il problema non è solo che simboli storici dei piccoli centri vengano spazzati via in pochi secondi e che questo modificherà, forse per sempre, il profilo e l’orizzonte del piccolo e tranquillo centro nel quale si è cresciuti. Il problema non è solo che la paura paralizza, che toglie il fiato di giorno e il sonno la notte. Il problema non è solo rimboccarsi le maniche per cominciare tutto daccapo.
C’è anche un’altra questione d’ affrontare, che questo disastroso evento porta con sé. L’evento sismico degli ultimi giorni ha cancellato la certezza, con la quale questo popolo caparbio abita da sempre queste terre, che l’Emilia-Romagna “non può tremare” perché “non è terra a rischio sismico”, come se non fosse nel suo DNA.
Questo è stato il grande shock, che s’è aggiunto al disastro.
Tutti ora provano a ricominciare: le macerie da raccogliere, le aziende da ricostruire, gli esami scolastici da sostenere, le case in cui rientrare, ove sia possibile… mentre lo sciame sismico sembra scemare.
E chi non può aiutare direttamente queste terre e la sua gente con uno scatolone di generi di prima necessita, cosa può fare, oltre a mandare una caterva di SMS al 45500??? Può cercare di reperire i prodotti che questa terra produce e assaporarla, questa terra, pascersi dei profumi dei suoi prodotti e imparare ad apprezzarli nelle loro preparazioni, a metà tra tradizione ed innovazione.
E allora... qualche piccolo consiglio culinario!
MOUSSE DI MORTADELLA BOLOGNA IGP
(ricetta depositata presso la Camera di Commercio di Bologna il 14/10/2004)
Ingredienti (per 6 persone):
300g di Mortadella Bologna IGP
100g di ricotta fresca (di Vacca Bianca Modenese!)
un cucchiaio di Parmigiano Reggiano
un cucchiaio di panna fresca
In un mixer, inserire la mortadella a tocchetti, aggiungere la ricotta e il parmigiano, azionare fino ad ottenere un impasto omogeneo e non grumoso. Regolare la densità del composto aggiungendo la panna e frullare il tutto per ottenere una spuma che si servirà con crostini caldi o da abbinare a...
300g di Mortadella Bologna IGP
100g di ricotta fresca (di Vacca Bianca Modenese!)
un cucchiaio di Parmigiano Reggiano
un cucchiaio di panna fresca
In un mixer, inserire la mortadella a tocchetti, aggiungere la ricotta e il parmigiano, azionare fino ad ottenere un impasto omogeneo e non grumoso. Regolare la densità del composto aggiungendo la panna e frullare il tutto per ottenere una spuma che si servirà con crostini caldi o da abbinare a...
BISCOTTINI SALATI AL PARMIGIANO REGGIANO & SEMI DI PAPAVERO
Ingredienti:
100g farina
40g burro
75g Parmigiano Reggiano (meglio se 30mesi)
1 tuorlo
poco sale
pepe
Setacciare la farina formando una fontana. Al centro unisci il burro freddo e a cubetti, il Parmigiano Reggiano, il tuorlo, una spolverata di pepe, un pizzico di sale (che potete anche evitare se usate del Parmigiano 30mesi) e un cucchiaino di semi di papavero.
Impastare e fate riposare in frigorifero per 30', poi tirare una sfoglia alta 1/2 cm. Ricavare dei biscotti, disporli su una placca foderata di carta forno, cuocere a 180° per 15/20 minuti, fino a che non sono leggermente dorati.
Potete conservarli fino ad una settimana in un contenitore ermetico, meglio se di latta.
100g farina
40g burro
75g Parmigiano Reggiano (meglio se 30mesi)
1 tuorlo
poco sale
pepe
Setacciare la farina formando una fontana. Al centro unisci il burro freddo e a cubetti, il Parmigiano Reggiano, il tuorlo, una spolverata di pepe, un pizzico di sale (che potete anche evitare se usate del Parmigiano 30mesi) e un cucchiaino di semi di papavero.
Impastare e fate riposare in frigorifero per 30', poi tirare una sfoglia alta 1/2 cm. Ricavare dei biscotti, disporli su una placca foderata di carta forno, cuocere a 180° per 15/20 minuti, fino a che non sono leggermente dorati.
Potete conservarli fino ad una settimana in un contenitore ermetico, meglio se di latta.
MADELEINES AL PARMIGIANO REGGIANO CON NOCCIOLE E PROFUMO DI TARTUFO NERO
by Cavoletto
Ingredienti:
(per circa 15 pezzi)
120g farina
50g Parmigiano Reggiano grattugiato
30g farina di nocciole tostate
100g burro
20g olio d’oliva aromatizzato al tartufo nero
2 uova
1presa di sale
pepe macinato
1 cucchiaino di lievito per dolci non zuccherato
Sbattere le uova con il parmigiano. Aggiungere la farina, il sale, il lievito e la farina di nocciole, poi il burro fuso e l’olio al tartufo e un po’ di pepe. Mescolare bene tutto quanto e riempire a filo degli stampini da madeleine (o, se non ne avete, da minicake). Infornare
a 180° per 15-20 minuti fino a quando le madeleines saranno belle
dorate. Lasciar raffreddare su una griglia.
CUCCHIAINI DI RICOTTA DI VACCA BIANCA MODENESE VARIEGATE ALL'ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA D.O.P.
Ingredienti:
(per 12 cucchiaini) Ingredienti:
200g di Ricotta di Vacca Bianca Modenese
1cucchiaio di Parmigiano Reggiano 30 mesi
1cucchiaio di panna liquida fresca
Acetp Balsamico Tradizionale di Modena Dop
Lavorate tutti gli ingredienti in una terrina con una frusta a mano o elettrica, fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo. Con l'aiuto di una sacca a poche e di un beccuccio riccio, disponete la crema di ricotta sui cucchiaini. Su ogni cucchiaino, fate scivolare una o due gocce di Aceto Balsamico DOP.
Nessun commento:
Posta un commento