Il mio primo fine settimana di montagna della stagione, è coinciso con l'ultimo di quella turistica estiva, quello che riporta la calma nelle località dell'Alto Adige, che vanno così in letargo per risvegliarsi dopo un po' sotto le luci natalizie. E' proprio così che la montagna mi piace di più: come un bambino che va a dormire, senza fare i capricci!
I picchi baciati dalle tiepide labbra del delicato sole autunnale. I crinali accarezzati dalla sua luce obliqua e morbida. Gli alberi pronti a scrollarsi della chioma variopinta.
E in quest'orgia di colore e calore, esplodono i sapori! Sono tante le leccornie da gustare, ma su tutte IL PANE, la fa da padrone! E dopo averne fatto una bella scorpacciata (in barba alle diete proteiche!), ho fatto una scorribanda in libreria e ho portato a casa una perla: "Il pane delle Dolomiti" di Richard Ploner Ed. ATHESIA da affiancare a "La cucina delle Dolomiti di Anneliese Kompatsercher dono della mia zia Cinzia (già ampiamente citato QUI), che, da ormai 10anni fa parte della mia personalissima collezione di libri di cucina. Fu allora che mi si schiusero alcuni dei segreti della cucina altoatesina!
La ricetta di questi cornetti di pane allo yogurt è la prima delle tante che ho intenzione di sperimentare. Buonissimi con il dolce e col salato, sono anche abbastanza semplici!
CORNETTI ALLO YOGURT
(per 6 cornetti )
Ingredienti:
500g di farina
25g di lievito di birra
1cucchiaio di zucchero
80g di acqua tiepida
30g di burro
250g di yogurt naturale tiepido
10g di sale
PER SPENNELLARE:
sbattere accuratamente un uovo
con una presa di sale e una di zucchero
Versare la farina in una scodella o nel recipiente dell'impastatrice e formare una cavità nel mezzo. Sciogliere nell'acqua il lievito con lo zucchero e mescolare il tutto nella cavità della farina e lasciare lievitare per 15'.
Spargere il sale sulla farina, ai bordi, aggiungere il burro e lo yogurt naturale e lavorare l'impasto per almeno 10' fino ad ottenere una massa liscia e morbida.
Cospargere leggermente di farina l'impasto, coprirlo con una pellicola e lasciarlo lievitare in luogo caldo e riparato dagli sbalzi di temperatura per 30' o finchè il suo volume non sia triplicato.
Posare l'impasto su di un piano di lavoro leggermente infarinato, stendere con il mattarello fino a 1/2 cm di spessore, tagliare sei triangoli con la rotella per la pasta, arrotolare verso la punta del triangolo formando così i cornetti.
Disporre sulla leccarda foderata di carta da forno, pennellare con l'uovo e lasciare lievitare per altri 20'circa. Infornare in forno preriscaldato, umidificando il forno nei primi 5', con uno spruzzino e dell'acqua.
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Biscotti natalizi tirolesi: adesso è Natale!!!
Ho avuto il mio primo, abbondante assaggio di Natale! Lungo, faticoso, ma divertente e insolito!
Il ponte dell’8 dicembre, mi ha portata, come già accadeva da ragazzina, sulle Dolomiti, in visita ai miei zii Cinzia e Marco, che quest’anno intraprendono una nuova, affascinante, coraggiosa avventura !
In quella data, infatti, ha riaperto, dopo la pausa autunnale, il Natur Residence Hotel Dolomitenhof a Siusi allo Sciliar… sotto la nuova gestione appunto, dei temerari di cui sopra!!!
Non sarei mancata per niente al mondo!
Il ponte dell’8 dicembre, mi ha portata, come già accadeva da ragazzina, sulle Dolomiti, in visita ai miei zii Cinzia e Marco, che quest’anno intraprendono una nuova, affascinante, coraggiosa avventura !
In quella data, infatti, ha riaperto, dopo la pausa autunnale, il Natur Residence Hotel Dolomitenhof a Siusi allo Sciliar… sotto la nuova gestione appunto, dei temerari di cui sopra!!!
Non sarei mancata per niente al mondo!
E non poteva mancare nemmeno la flotta di cugini e zii, cognati e fratelli, nipoti e pronipoti che sono accorsi, dal Nord e dal Sud, per partecipare all’inaugurazione di questa splendida struttura,.
…O forse, sarebbe il caso di dire solo, da Sud, poiché “si è sempre meridionali di qualcuno” (cfr. “Così parlo Bellavista”), e quelli di noi che vivono più a Nord, sono comunque più a Sud di queste meravigliose montagne!
…O forse, sarebbe il caso di dire solo, da Sud, poiché “si è sempre meridionali di qualcuno” (cfr. “Così parlo Bellavista”), e quelli di noi che vivono più a Nord, sono comunque più a Sud di queste meravigliose montagne!
Chiassosa, “tanta”, calda, gioiosa, divertente… Questi gli aggettivi per descrivere tante famiglie che ne compongono una più grande, più chiassosa, più divertente, in altre parole… vera!
Perché, quando la distanza impedisce la quotidianità del rapporto, ma, nonostante essa, restano immutati l’affetto, la stima, la simpatia e la voglia di godere di quel tempo, seppur poco, nel quale è concesso di stare insieme, basta uno sguardo, uno scambio, una battuta per raccontarsi e per riscoprirsi un’unica, grande” famiglia”.
Poco importa allora, cosa sei riuscito a dirti, o cosa avresti voluto condividere o fare, perché ciò che è veramente importante è che sai di far parte di quell’universo, sai che quelle persone ci sono e ci saranno sempre per te, e tanto basta…
Del resto non è questo, la famiglia?
Poco importa allora, cosa sei riuscito a dirti, o cosa avresti voluto condividere o fare, perché ciò che è veramente importante è che sai di far parte di quell’universo, sai che quelle persone ci sono e ci saranno sempre per te, e tanto basta…
Del resto non è questo, la famiglia?
Coccolatevi, e coccolate chi vi sta a cuore, con questi biscotti Tirolesi, tipici del Natale.
Io ne ho confezionati un po’ seguendo le ricette de "La Cucina nelle Dolomiti "di Annaliese Kompatscher, (regalatomi proprio da Zia Cinzia, quasi 10anni fa!) e li offrirò in dono per Natale ad alcuni cari amici…
Io ne ho confezionati un po’ seguendo le ricette de "La Cucina nelle Dolomiti "di Annaliese Kompatscher, (regalatomi proprio da Zia Cinzia, quasi 10anni fa!) e li offrirò in dono per Natale ad alcuni cari amici…
Qualcuno avrà veduto, in anticipo, il suo regalo di Natale, ma... pazienza!!!
SPITZBUBEN
(Mascalzoncelli)
500g di farina
350g di burro
180g di zucchero
3 tuorli piccoli
1 bustina di zucchero vanigliato
scorza di limone grattugiata
marmellata per farcire
Setacciare la farina sul piano di lavoro, fare un incavo e mettervi i tuorli, lo zucchero e lo zucchero vanigliato. Circondare di burro freddo a fiocchetti. Impastare quindi gli ingredienti velocemente fino ad ottenere una pasta ben liscia; avvolgerla in un foglio di alluminio e metterle in frigorifero per 1ora e mezzo. Lavorare quindi la pasta a porzioni. Stendere una sfoglia sul piano di lavoro, infarinato; ritagliare con gli appositi stampini un numero uguale di anelli e cerchietti dello stesso diametro; porli sulla teglia da forno. Cuocere per 10' a 180°. Lasciare raffreddare; spalmare i cerchietti con la marmellata, possibilmente rossa; coprire ogni cerchietto con un anello e cospargere il pasticcino così ottenuto con lo zucchero a velo.
VANILLEKIPFERL
(Cornetti alla Vaniglia)
280g di farina
210g di burro
70g di zucchero
100g di mandorle non pelate, macinate
3 cucchiai di zucchero
3 bustine di zucchero vanigliato
Setacciare la farina sul piano di lavoro, circondarla di pezzetti di burro freddo e battere con un coltello, finché la farina ed il burro non saranno ben amalgamati.
Aggiungere lo zucchero e le mandorle; impastare velocemente e con pazienza il tutto.
Aggiungere lo zucchero e le mandorle; impastare velocemente e con pazienza il tutto.
Lasciare riposare la pasta in frigorifero per 30', tagliarne quindi dei pezzettini, formare dei piccoli salametti, tagliarli a pezzi della lunghezza di circa 7cm e formare dei cornetti (io mi sono aiutata con una sacca a poche: è molto più semplice!).
Cuocere a forno moderato, lasciare raffreddare per non più di 2 minuti e rivoltarli quindi in un miscuglio di zucchero e zucchero vanigliato.
Pane ai semi di lino
Mi piace fare la spesa: è una delle mie passioni! No, non faccio dell’ironia, mi piace proprio!
C’è chi corre a comprarsi un paio di scarpe o un indumento; chi si tuffa di testa in un bombolone alla crema; chi va dal parrucchiere o dall’estetista…
Io, quando la vita non mi sorride, vado a fare la spesa!
Mi aggiro tra gli scaffali, spingendo il mio carrello, lista della spesa alla mano, progettando la prossima impresa culinaria, e pian piano la tensione si allenta, la muscolatura si rilassa e i lineamenti del viso tornano a distendersi. E’ il mio antistress!
A volte, un prodotto ammicca nella mia direzione, dalla scansia; a volte invece, vago alla ricerca dell’ingrediente principale per realizzare una specifica ricetta; altre volte infine, mi capita di acquistare un alimento solo ed esclusivamente perché ne conosco proprietà e virtù, ma senza sapere bene cosa farne, come cucinarlo o in che ricetta inserirlo… E’ in questo modo che i semi di lino sono entrati, la prima volta, nel mio carrello della spesa!
I semi di lino sono un vero e proprio concentrato di sali minerali, proteine, lipidi, acido linoleico, fibre e lignani che hanno importanti proprietà antiossidanti.
In una piccola quantità di semi inoltre, è contenuta una grande quantità di Omega3, conosciuti come grassi "buoni.
Alcune ricerche parrebbero dimostrare come, il consumo dei semi di lino, possa ridurre il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore, come quello del seno, della prostata e del colon, proprio grazie all’azione di questi acidi grassi che sarebbero in grado di inibire la formazione dei cellule tumorali negli organi appena citati.
Possiedono inoltre proprietà antinfiammatorie, se usati in impacchi e cataplasmi; contribuiscono alla formazione della corteccia cerebrale del feto, se assunti in gravidanza; proteggono l'apparato cardiovascolare, stabilizzando il battito cardiaco, e riescono a ridurre così, il rischio di infarto…
C’è chi corre a comprarsi un paio di scarpe o un indumento; chi si tuffa di testa in un bombolone alla crema; chi va dal parrucchiere o dall’estetista…
Io, quando la vita non mi sorride, vado a fare la spesa!
Mi aggiro tra gli scaffali, spingendo il mio carrello, lista della spesa alla mano, progettando la prossima impresa culinaria, e pian piano la tensione si allenta, la muscolatura si rilassa e i lineamenti del viso tornano a distendersi. E’ il mio antistress!
A volte, un prodotto ammicca nella mia direzione, dalla scansia; a volte invece, vago alla ricerca dell’ingrediente principale per realizzare una specifica ricetta; altre volte infine, mi capita di acquistare un alimento solo ed esclusivamente perché ne conosco proprietà e virtù, ma senza sapere bene cosa farne, come cucinarlo o in che ricetta inserirlo… E’ in questo modo che i semi di lino sono entrati, la prima volta, nel mio carrello della spesa!
I semi di lino sono un vero e proprio concentrato di sali minerali, proteine, lipidi, acido linoleico, fibre e lignani che hanno importanti proprietà antiossidanti.
In una piccola quantità di semi inoltre, è contenuta una grande quantità di Omega3, conosciuti come grassi "buoni.
Alcune ricerche parrebbero dimostrare come, il consumo dei semi di lino, possa ridurre il rischio di sviluppare alcuni tipi di tumore, come quello del seno, della prostata e del colon, proprio grazie all’azione di questi acidi grassi che sarebbero in grado di inibire la formazione dei cellule tumorali negli organi appena citati.
Possiedono inoltre proprietà antinfiammatorie, se usati in impacchi e cataplasmi; contribuiscono alla formazione della corteccia cerebrale del feto, se assunti in gravidanza; proteggono l'apparato cardiovascolare, stabilizzando il battito cardiaco, e riescono a ridurre così, il rischio di infarto…
Si vabbè, ma come si mangiano???
Sfogliando “La cucina nelle Dolomiti” di Anneliese Kompatscher, (che, qaulche anno fa, mi ha regalato mia zia, che nelle Dolomiti ci vive!) ho trovato la ricetta di questo pane tradizionale, buonissimo sia per una colazione, spalmato di miele, sia per accompagnare del fantastico speck Alto-Atesino!
Sfogliando “La cucina nelle Dolomiti” di Anneliese Kompatscher, (che, qaulche anno fa, mi ha regalato mia zia, che nelle Dolomiti ci vive!) ho trovato la ricetta di questo pane tradizionale, buonissimo sia per una colazione, spalmato di miele, sia per accompagnare del fantastico speck Alto-Atesino!
Provare per credere!
PANE AI SEMI DI LINO
Ingredienti:
400g di farina “0”
400g di farina di segale
200g di farina integrale
100g di semi di lino (messi a mollo nell’acqua per 3h)
30g di lievito naturale
1cucchiaino di zucchero
poco latte
3cucchiaini di sale
3cucchiaini di semi di finocchio o cumino
¾ di litro d’acqua tiepida
Unite le farine in una terrina, mescolate e fate un incavo nel mezzo: in questo incavo preparate un composto di lievito, zucchero e poco latte tiepido. Lasciate lievitare per 15’circa, al caldo.400g di farina di segale
200g di farina integrale
100g di semi di lino (messi a mollo nell’acqua per 3h)
30g di lievito naturale
1cucchiaino di zucchero
poco latte
3cucchiaini di sale
3cucchiaini di semi di finocchio o cumino
¾ di litro d’acqua tiepida
Lavorate quindi tutti gli ingredienti rimasti con questo composto, fino ad ottenere una pasta di media consistenza.
Lasciate lievitare in un luogo per ¾ d’ora; lavorate brevemente la pasta e formate ora due pani di forma oblunga. Bucare i due filoni con una forchetta e lasciateli lievitare per un altro ¼ d’ora.
Spennellate la superficie dei pani con acqua tiepida e cuocete in forno preriscaldato a 200° per 45’.
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