La terra in cui vivo è ospite cordiale da molti anni e di lei, nel tempo, ho imparato a conoscere le persone, gli usi, i costumi e anche le tradizioni culinarie, che sono entrate a far parte del mio repertorio gastronomico, da protagoniste.
Vivere lontano dalla mia terra d’origine - ma non dalle sue tradizioni, trasmesse, con amore, dalla mia famiglia - è stato, per me, come viaggiare da turista attento, attraverso una cultura sconosciuta: osservatore diffidente prima, attore curioso e aperto poi.
Questo ha fatto di me una persona attenta alle diversità, che sa coglierle, apprezzarle, e metabolizzarle.
Ma io resto, orgogliosamente, una meridionale emigrata al Nord; una campana trapiantata in Emilia- Romagna; una beneventana che, dall’età di 8anni, vive in provincia di Modena e, da quasi 10anni, lavora* a Bologna o nella sua provincia.
Nonostante il tempo però, ci sono cose che continuo a non capire! Una di queste è la torta di riso!!! Non saprei come dirlo diversamente… Non la capisco! Non ne capisco il sapore!
Ma è un grande classico della tradizione bolognese e ha origini antichissime.
La ricetta originale è depositata presso Camera di Commercio dell'Accademia Italiana della Cucina, e prima o poi la proverò e racconterò la sua storia, ma...
Ma è un grande classico della tradizione bolognese e ha origini antichissime.
La ricetta originale è depositata presso Camera di Commercio dell'Accademia Italiana della Cucina, e prima o poi la proverò e racconterò la sua storia, ma...
Quella di seguito è la profumatissima variante dello Chef Laura Ravaioli!
TORTA DI RISO & CARAMELLO PROFUMATA AGLI AGRUMI (ricetta di Laura Ravaioli)
Ingredienti:
1 l di latte
200 g di riso tipo originario o comune
50 g di burro
150 g di zucchero
2 uova intere
2 tuorli
2 arance, la scorza grattugiata
2 limoni, la scorza grattugiata (o se preferite un gusto più esotico 2 lime)
1 pizzico abbondante di sale
250 g di zucchero per il caramello
qualche goccia di limone
Mettete il latte in un casseruola con lo zucchero e portate ad ebollizione sempre mescolando. Aggiungete il sale, il burro ed il riso. Mescolate bene, abbassate la fiamma e lasciate cuocere fino a che il latte non si sarà completamente assorbito. Lasciate raffreddare la crema di riso prima di unire le uova e le scorza degli agrumi, poi amalgamate bene il tutto. Intanto, in un pentolino di rame non stagnato, mettete lo zucchero, il succo di limone, bagnate con ½ bicchiere di acqua e lasciate cuocere fino ad ottenere un caramello biondo dorato, versatelo in uno stampo per torte quadrato, da
Cuocete la torta in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
Lasciate raffreddare la torta per qualche minuto prima di sformarla sul piatto di portata.
Fate attenzione a che il caramello non si raffreddi troppo altimenti la torta rischia di rompersi quando la girate.
Nel caso in cui si sia raffreddato troppo, scaldate il fondo dello stampo sulla fiamma del fornello per fluidificare di nuovo il rivestimento di caramello.*“LAVORA”, da qualche tempo, è un parolone! Si perché sono cassa (DIS)integrata – come dico io!- in attesa di mobilità, alla ricerca di lavoro e di una nuova strada...
Il problema è che, come diceva il Grande Massimo Troisi, in un famoso sketch:
“… solo lavoro non se ne trova, sempre co’ n’ata parola vicina addà sta???”
Come? Non ho capito bene? ...M’era parso d’aver sentito… No, ma forse ho capito male…
EH??? CRISI??? Allora ho capito bene! Quale CRISI??? Chi ha parlato di CRISI??? Non vi permetto…!!! JJJ